Luca D. Majer
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MICHAEL GREGORY JACKSON

Frequency Equilibrium Koan

Golden Records - LP - 4tr. - 39’33”

 
 

 

Che piacere risentire Michael Gregory Jackson, in quegli anni in cui (forse) si sarebbe potuto spaccare il mondo! Quel MGJ che dovette cambiare il suo nome in Michael Gregory per via di quell’altro Michael Jackson che gli ingombrava la via e gl’impediva di farsi chiamare… come si chiamava.

 

Queste registrazioni inedite sono datate 1977 (live al “Ladies’ Fort” di NoHo, due isolati dalla Bowery, NYC) ma ascoltando MGJ negli anni Dieci (es. BlueBlue del Clarity Trio, con quel baffuto genio di Bob Moses) capisci che genî così sono spiriti liberi che scivolano attraverso gli stili in una ricerca squisitamente personale ed inimitabile.

 

Amo veramente pochi chitarristi come MGJ! Spigoloso, angolato, irrequieto, secco, spesso pulito e dolcemente brutale come la realtà al-di-qua delle apparenze; e pure bluesdibbrutto - come attitudine. Chissà perché Michael si fece solo un piccolo nome, cavalcando la frattura (ideologica, economica, tutto-nomica) tra Settanta e Ottanta con piccoli-grandi albi che frequentavano la scena free niuiorchese (la c.d. Loft Jazz scene)?

 

(...)

 

 

Recensione pubblicata su BlowUp, numero di Marzo 2021